SALUMIFICIO

Le usanze vicentine del passato prescrivono che la soprèssa venga tagliata a fettine sottili, grosse max 2 mm per la soprèssa stagionata 3/6 mesi e consumata in accompagnamento con polenta di Mais Marano, varietà di mais (purtroppo a rischio di estinzione) selezionata nel 1890 e tipica del paese di Marano Vicentino (VI).
Tale polenta veniva abbrustolita direttamente sulla stufa oppure si gustava morbida, appena versata dal “càliero sul panàro”, cioè dal paiolo su un grande tagliere rotondo.
Altri abbinamenti a crudo sono con il pane fresco o con il “pan biscotto” e i sottaceti.
Se si appena scaldata invece la soprèssa può avere un contorno per ogni stagione: in primavera i “pisacani”, il tarassaco, d’estate le verze o i “capussi sofegai”, cavoli cappucci, fagiolini… , in autunno le “ravisse”, cuore fogliare delle rape intenerito dal freddo, d’inverno i crauti.
Questi gli abbinamenti della tradizione per dovere di cronaca, e non certo per porre limiti alla curiosità del Vs palato che sono sicuro si lancerà in ardite sperimentazioni!

Per quanto riguarda il vino, mi limito ad un ricordo di mio nonno e dei contadini di un tempo, che associavano alla soprèssa un bicchiere di vino rosso, generalmente prodotto dalle loro vigne, … oppure Cabernet.

Nella speranza che ad ogni assaggio segua un sorriso

Buona degustazione con la sopressa F.lli Pianegonda.



SALUMIFICIO
TITOLO CAR 1
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